Cefalea a grappolo, cause e cure

Che cos’è la cefalea a grappolo

La cefalea a grappolo è un disturbo diffuso in tutta Europa e colpisce uomini e donne senza distinzione. Molti pazienti che soffrono di questa patologia fumano, quindi è stata ipotizzata una relazione fra sigaretta e cefalea. Per far fronte a questa invalidante malattia, che causa anche la perdita del lavoro nei casi più gravi, sono stati fatti diversi studi scientifici. La causa più accreditata è un malfunzionamento dell’ipotalamo, che causa le crisi di dolore. Probabilmente il tutto è legato ad un problema dei ritmi sonno-veglia e con lo scorrimento del bioritmo in generale.

Quali sono i sintomi?

La cefalea a grappolo causa attacchi che vanno dai 60 agli 80 minuti, con dolorabilità di un lato della testa e dell’orecchio interessato, fino ad impedire le normali attività quotidiane. Non è semplice superare un attacco di emicrania a grappolo: spesso si definisce anche così perché interessa un solo lato del capo. Ai sintomi descritti si accompagna spesso vomito, nausea, lacrimazione e sudorazione. Il paziente spesso deve rimanere a letto, senza stress e senza stimoli visivi o rumorosi.

Diagnosi

La cefalea a grappolo viene diagnosticata in un centro specializzato per lo studio di queste malattie. La diagnosi si effettua mediante TAC, risonanza magnetica, che consentono di avere un’idea chiara di quali problemi ha il paziente. Si chiede spesso allo stesso di tenere un diario, in cui verranno descritti puntualmente gli episodi, gli alimenti e le bevande, eventuali attività come leggere o stare al pc, che possono causare un episodio di dolore. La cura principale è la regolarizzazione dello stile di vita: niente alcool, orari sfasati, niente attività prima di cena e si consiglia inoltre di fare sport. Questo aiuta a rilasciare le endorfine ed a rilassare lo stress. Inutile dire quindi che cercare di rilassarsi e vivere una vita quanto più possibile tranquilla e regolare può aiutare e molto.

Cure

Le cure per la cefalea a grappolo sono diverse: dal cortisone per attacchi rari, ai triptani per le forme più frequenti. Alcuni medicinali vengono solitamente somministrati per via sottocutanea perché risultano essere più efficaci. Alcuni medicinali come il Verapamil o il carbonato di sodio sono utili per la prevenzione degli attacchi nelle forme più gravi. Spesso può capitare che esse siano resistenti a farmaci e trattamenti medici. La soluzione più drastica è l’impianto di alcuni stimolatori cerebrali, che riescono a migliorare la qualità della vita di chi si sottopone a tale operazione. Bisogna però valutarne attentamente i rischi, in quanto si tratta di un intervento molto invasivo e complesso.

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Ossigenoterapia per la cura della cefalea

L’ossigenoterapia è stata riconosciuta come una delle poche tecniche in grado di combattere la cefalea a grappolo. Sebbene infatti i triptani sono molto efficaci, essi presentano dei limiti come ad esempio il massimo di 10 fiale al mese e l’assuefazione, che potrebbe causare l’insorgenza di una cefalea secondaria. Per questo motivo, inalare dai 9 ai 15 l/min di ossigeno puro può aiutare il paziente affetto a vivere meglio. I centri per la cura della cefalea a grappolo hanno dunque dato il via libera a questi trattamenti, che presentano comunque effetti collaterali contenuti. Questo potrebbe rappresentare una speranza anche per coloro che soffrono ad esempio di patologie vascolari o di allergie ai farmaci comunemente utilizzati.

Dieta chetogenica per la cura della cefalea

Una speranza rivoluzionaria è rappresentata da uno studio scientifico che ipotizza una migliore tollerabilità del dolore in coloro che seguono una dieta chetogenica, ben strutturata e sotto stretto controllo medico. Questa scoperta potrebbe aiutare molti pazienti che lamentano anche il fatto di non avere accesso alle cure in maniera paritaria rispetto a molti cittadini europei.

Sia il costo che le tempistiche in Italia sono proibitive per molte persone affette da questo problema.

Invalidità e cefalea a grappolo

La Regione Lombardia ha approvato una legge secondo la quale è riconosciuta l’invalidità civile a persone che soffrono di cefalea a grappolo.

Ecco le fasce di invalidità:

A:  forme di leggera intensità (0-15%)

B: forme di media intensità, con una invalidità dal 16 al 31%

C: forme croniche, difficili da trattare. Invalidità dal 31 al 46%.